Ecco come funziona l’assegno di mantenimento dell’INPS: chi può riceverlo e come bisogna richiederlo. Tutto qui.
Oggi andiamo a parlare nello specifico come funziona l’assegno di mantenimento che viene pagato dall’INPS. L’assegno di mantenimento che a volte è dovuto all’ex coniuge o ai figli secondo la legge può prevedere anche l’ipotesi di pagamento diretto del terzo. In pratica il beneficiario dell’assegno lo riceve mensilmente direttamente dal debitore.
Ma quando entra però in azione l’INPS? L’Istituto nazionale della previdenza sociale entra in gioco quando il soggetto obbligato al pagamento percepisce una pensione. In questo caso si può chiedere il pagamento diretto all’INPS come ente terzo. Si va quindi ad evitare che l’obbligato non adempia al pagamento.
Questo è ora possibile grazie alla recente riforma Cartabia. Oggi è anche più semplice e veloce la procedura per la richiesta da parte del beneficiario. Ma ora andiamo a vedere nel dettaglio come è possibile richiederlo e quando spetta. Trovi tutto qui di seguito.
Assegno di mantenimento pagato dall’INPS
Come abbiamo appena detto l’INPS entra in gioco quando chi è obbligato a pagare percepisce la pensione. Ricevere infatti l’assegno dall’INPS e non dalla persona dà più sicurezza a chi percepisce l’assegno. Infatti essendo l’INPS ad erogarlo arriverà regolare e sarà impossibile dimenticarsene.
Analizzando l’ipotesi che colui che è obbligato percepisca la pensione si ottiene un pagamento diretto dall’INPS qualora si faccia la richiesta. Il titolare della pensione riceverà una somma inferiore a quella dovuta in quanto gli viene sottratta la parte che deve al beneficiario. Si tratta di un pagamento del terzo.
Questo è uno strumento molto efficace ma non diretto. Infatti il giudice che stabilisce l’assegno di mantenimento non si pronuncia anche su questo ma prescrive solamente l’obbligo. Solo in caso di adempimento si va a trovare poi una soluzione. Infatti c’è un requisito richiesto per poter presentare la domanda e far si che questa sia accettata.
Il debitore deve essere inadempiente per almeno 30 giorni e solo allora si può fare la richiesta. Solo in questo caso si può fare richiesta sia per l’assegno di mantenimento destinato ai figli che al coniuge. Si richiede il pagamento all’INPS solo se il debitore percepisce la pensione. Se è ancora un lavoratore questa richiesta non può essere fatta. Ma andiamo ora a vedere come fare la richiesta qui di seguito.
Come fare la richiesta per l’assegno di mantenimento pagato dall’INPS
Per prima cosa devono esserci i 30 giorni di inadempimento. Poi bisogna diffidare formalmente il debitore. Questo può essere fatto o con una raccomandata oppure con una pec. Fatto ciò bisogna aspettare 30 giorni dalla diffida.
Solo a quel punto si può notificare il provvedimento a cui si è stabilito l’assegno di mantenimento all’INPS. Si forniscono i dati del pagamento e l’INPS è tenuto dal mese successivo a prelevare i soldi in favore del beneficiario dell’assegno di mantenimento. Farlo non è difficile ma bisogna aspettare una serie di tempistiche.